il mattino di Padova — 26 febbraio 2010 pagina 38 sezione: PROVINCIA
PIOVE DI SACCO. L’annuncio per il primo di aprile dell’inizio dei lavori per la ristrutturazione di palazzo Valeri Pinato di via Garibaldi, rischia di rivelarsi un bel pesce d’aprile. Il sindaco Sandro Marcolin nell’incontro con i giovani che utilizzano la sala prove collocata all’interno del palazzo, per giustificare lo sfratto al 28 di febbraio dall’edificio, che ospitava anche il centro aggregativo, aveva detto che, essendoci già un progetto definitivo con tanto di parere della Sovrintendenza, ad aprile avrebbe aperto il cantiere. Ma a sconfessare le ottimistiche previsioni del primo cittadino ci ha pensato l’assessore Giuliano Marella. Se tutto va bene, e anche qui con una buona dose di ottimismo, il restauro partirà entro l’anno. «Per la ristrutturazione esiste un progetto preliminare del 2002 - illustra Marella - e un progetto di fattibilità del 2009 commissionati dalle precedenti amministrazioni. Intendiamo fare una sintesi fra le due proposte. Il primo progetto prevede la realizzazione di soli uffici mentre il secondo di soli spazi espositivi. L’idea è di far coesistere le due cose. Quindi abbiamo dato incarico ad un professionista di redigere un nuovo progetto in questo senso». C’è poi la questione dei costi: «L’ipotesi del 2002 costava circa un milione 300 mila euro - sottolinea Marella - quella più recente, troppo onerosa, un milione e 800 mila. Il valore del nuovo progetto si aggirerà sulla prima cifra. Credo che i lavori potranno partire entro l’anno». Il reperimento delle risorse è stato oggetto di discussione in consiglio comunale. Il Partito democratico ha accusato la giunta di voler svendere l’area dell’ex foro boario, ma l’assessore Marella ha replicato che per palazzo Valeri Pinato i fondi arriveranno da altre alienazioni, come casa Cognolato e con quello che si potrà ricavare dalla trattativa con alcuni privati «che hanno proposto dei parziali mutamenti di destinazione d’uso di proprie aree a fronte del pagamento di significativi contributi per la realizzazione di opere pubbliche». Ad un mese dall’annunciata apertura del cantiere da parte del sindaco i dati certi sono due: per la ristrutturazione del palazzo di via Garibaldi non c’è un progetto e non ci sono ancora i soldi. «Hanno preso in giro i ragazzi - accusa il consigliere Davide Gianella - raccontando bugie sull’imminenza del cantiere solo per chiudere il centro aggregativo». - Elena Livieri
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