
Domenica 7 marzo 2010 dalle ore 16.00, la Pescheria di Piove di Sacco
si trasforma in palco!
A breve su questo blog la lista delle band!!!!
il mattino di Padova — 08 febbraio 2010 pagina 15 sezione: PROVINCIA
PIOVE DI SACCO. Preoccupano i tagli nel bilancio comunale a politiche giovanili, scuola e sport: alle osservazioni proposte dalla minoranza in consiglio comunale si aggiungono quelle dei comitati «Salviamo il L’iceo» e «Genitori, famiglie e cittadini per il centro aggregativo giovanile» che hanno fatto le pulci al bilancio comunale approvato dalla maggioranza lo scorso dicembre. «Sono stati tagliati drasticamente i fondi destinati alle politiche giovanili - criticano gli esponenti dei comitati - come emerge dall’analisi della relazione programmatica al bilancio. Per gli anni 2011 e 2012 il capitolo è azzerato. Probabilmente ciò avverrà già nel corso di quest’anno, dato che ai due educatori che prestavano servizio al centro di aggregazione giovanile non è stato rinnovato il contratto di lavoro. La situazione dell’ufficio Informagiovani è più complicata. Ufficialmente vengono tolti 5 mila euro, pur essendo stato definito dall’amministrazione «un vero e proprio servizio per il mondo giovanile» come sta scritto nella Delibera di giunta 153 del primo dicembre scorso. Di fatto, però, si decide di lasciare solo 10 mila euro interamente finanziati con l’avanzo presunto di amministrazione, disponibile dal prossimo giugno. Inoltre, se il centro giovanile dovesse rimanere chiuso, aggiungiamo che non ha senso continuare a contabilizzare i costi di mantenimento dell’immobile che lo ospitava nella voce «Politiche giovanili». Privi delle adeguate risorse - accusano gli esponenti dei comitati - gli indirizzi sulle politiche giovanili della relazione al bilancio sono solo uno sterile esercizio di retorica che denota il vuoto progettuale e di idee dell’amministrazione». Altri tagli presenti nel bilancio sono stati evidenziati dal consigliere comunale della lista Per Corte Paolo Zatta: «I fondi per la scuola sono scesi da 70 a 35 mila euro, quelli per lo sport da 90 a 50 mila euro, entrambi finanziati con l’avanzo di bilancio che non sarà disponibile fino a metà anno. Perché non riservare l’avanzo di bilancio agli emolumenti di sindaco, assessori e consiglieri comunali e dare fondi certi e immediati a scuola e sport?». Proposta caduta nel vuoto. (elena livieri)il mattino di Padova — 07 febbraio 2010 pagina 31 sezione: PROVINCIA
PIOVE DI SACCO. Venerdì sera il clima carnevalesco è giunto da Venezia nella sala del consiglio comunale: tra le risa sguaiate dell’assessore Lorena Stevanato, i consiglieri di maggioranza, per rispondere alle accuse del voto col saluto fascista imputato (e documentato) al consigliere Moreno Cipriotto nella precedente seduta, hanno ben pensato di votare alzando una paletta. Vietato dal regolamento. Il presidente Giorgio Tortolato chiede di alzare la mano. Salgono ancora le palette. L’opposizione sbotta. Il pubblico è basito. La votazione valida, coi ditini di Pdl, Lega e Udc alzati, arriva al quarto tentativo. «Cambieremo il regolamento», recrimina stizzito il capogruppo Pdl Piergiorgio Zampieri. Carnevalate a parte, si è anche molto discusso di fronte a una folta platea di giovani e anziani, i primi in attesa di chiarimenti sul futuro del L’iceo, i secondi di sapere se avranno una sede dopo lo sfratto dalla casa delle associazioni. Giovani. «Il sindaco non si espone al processo di popolo - sottolinea il primo cittadino Sandro Marcolin - per questo non partecipo all’incontro che vogliono i giovani. Io ricevo tutti in municipio, nessuno convoca il sindaco che comunque risponde solo a richieste adeguate». Nel merito della questione dichiara: «Per il L’iceo non c’è chiusura mentale. Siamo disponibili a sostenere le iniziative che coinvolgano tutte le associazioni e troveremo i locali idonei». «Abbiamo dovuto chiedere un consiglio straordinario per avere risposte - commenta il consigliere Pd Davide Gianella - questo è l’indice di capacità di ascolto del sindaco». «Marcolin conferma di condividere ciò che chiediamo - osserva il capogruppo Pd Lino Conte - anche se costretto a voli pindarici di parole per mantenere gli equilibri politici della maggioranza». «E’ il superamento di una visuale limitata - interviene Zampieri - una visione politica che non è la nostra, il L’iceo è un’esperienza conclusa». «Finalmente dite che l’avete chiuso per motivi politici», incalza Gianella. Anziani. Interrogazione del consigliere Pd Stefano Chinaglia sullo sfratto all’Auser. L’assessore Stevanato: «Sono programmati lavori per migliorare il confort, non vi sono problemi di sicurezza e inagibilità. La vicenda è stata strumentalizzata». «Ho presentato l’interrogazione 40 giorni fa - ribatte Chinaglia - avete incontrato gli anziani stasera, altro che strumentalizzazione». Il sindaco conferma che gli anziani avranno una sede temporanea dove riunirsi grazie al parroco di Sant’Anna. Epilogo. Ordine del giorno di Chinaglia sull’asilo nido: gira voce che il servizio mensa verrà ridotto a catering. L’assessore Udc Antonio Sartori rassicura i genitori: rimane la mensa. La ditta che gestisce il servizio insiste: arriverà il catering. Genitori ancora dall’assessore, nuova rassicurazione. Sartori vuole che l’ordine del giorno sia messo ai voti. Sindaco e presidente del Consiglio lo ignorano. Il consigliere Udc Paolo Infanti esce dall’aula. Zampieri pure. L’opposizione chiede la conta del numero legale. Non c’è. Il Consiglio si chiude. Tutti a dormire. - Elena Livieri
L'Amministrazione Comunale di Piove di Sacco sta portando a termine il suo obiettivo: eliminare le politiche giovanili dalla città. Il L'I.c.e.o. (ricordiamo, acronimo di Laboratorio Interculturale di Comunicazione ed Espressione Originale), che vive da cinque anni, sta per essere snaturato, privato del suo contenuto, i giovani, ed è destinato probabilmente a diventare un contenitore vuoto.
Proprio le parole del Sindaco Alessandro Marcolin, riportate anche nel comunicato stampa comunale n. 11 del 1° febbraio 2010, (che riferisce dell'incontro del Sindaco, tenutosi in data 29 gennaio 2010, con le Associazioni firmatarie della convenzione del progetto «L’i.c.e.o.») spiegano: “[...] Negli anni precedenti, la valorizzazione delle forme di espressione e di comunicazione giovanile, pur inserite nella semantica del progetto, ha lasciato il posto a modalità di aggregazione con un taglio socio-educativo prevalentemente indirizzato ai minori. Le attività proposte dal L’i.c.e.o., secondo la prospettiva del Sindaco, devono invece puntare sul soddisfacimento dei desideri di conoscenza, di formazione, di maturazione e soprattutto di crescita culturale espressi dai giovani di tutte le età piuttosto che sulla risposta al semplice bisogno di avere un posto dove ritrovarsi e stare insieme”.
Il Sindaco, inoltre, all'incontro con le Associazioni, dopo aver letteralmente “buttato fuori” dalla Sala dei Melograni due persone a lui inspiegabilmente sgradite (un rappresentante dell'Associazione Le Formiche e il tecnico dedicato alle registrazioni della sala prove, quest'ultimo invitato via lettera dallo stesso Assessore alla Cultura e Identità Veneta Lorena Stevanato!!!) ha spiegato che:
In sostanza, l'aggregazione, non solo giovanile, per il Sindaco Marcolin equivale a fumo negli occhi.
Ma come si può fare cultura a prescindere dal confronto, dalla comunicazione, insomma, senza condivisione? Piove di Sacco non necessita forse di uno spazio comunale in cui siano promossi l'incontro e la relazione fra i giovani, che abbia degli educatori che siano il collante e i promotori di attività e di relazioni significative all'interno dello spazio stesso?
Non è un valore aggiunto avere uno spazio in cui si garantisca una condivisione "sana" e protetta del tempo libero? No, meglio che i giovani si ritrovino al bar.
Sulle proposte e sulle attività del L'Iceo si può discutere, si può migliorare, si può innovare, ma non ci può essere crescita culturale senza aggregazione e un po' di sana “originalità”!
“Continuiamo a ritenere che i giovani siano una grande risorsa per lo sviluppo della nostra città”.
(fonte: programma Marcolin 2009)