giovedì 25 febbraio 2010

domenica 7 marzo | concerto @ piove di sacco


















































Domenica 7 marzo 2010 dalle ore 16.00, la Pescheria di Piove di Sacco
si trasforma in palco!

A breve su questo blog la lista delle band!!!!

mercoledì 24 febbraio 2010

venerdì 26.02 - incontro con associazioni per nuovo centro culturale















5. 4. 3. 2. 1. Programmato per venerdì 26 febbraio alle ore 15.30 il decollo del progetto "centro culturale piovese", voluto dall'amministrazione Marcolin.
In questa data, infatti, le associazioni (culturali) di Piove di Sacco sono invitate ad intervenire per presentare le loro proposte di attività da svolgere all'interno del "nuovo" centro.

Con la speranza che la buona volontà delle associazioni di far parte di questa iniziativa sia ricambiata da un'attenzione puntuale da parte dell'Amministrazione (che comunichi in modo esaustivo modalità, tempi e spazi di realizzazione di questo nuovo luogo)... auguriamo a tutti buon lancio!

Da terra, noi vigileremo con fermezza e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità affinchè esista una valida alternativa al centro aggregativo giovanile l'iceo, chiuso per motivi politici il 31.12.2009.

giovedì 11 febbraio 2010

Dalla chiusura mentale alla chiusura politica














Questo comunicato è una risposta del comitato “Salviamo il L'iceo” all’intervento del Sindaco Sandro Marcolin tenutosi durante il Consiglio Comunale di Venerdì 5 febbraio 2010.

In merito alla richiesta di un incontro pubblico, Il Sindaco ha chiarito di non essere disposto ad incontrare i cittadini per sottrarsi al “processo del popolo”, un esplicito riferimento ai tribunali speciali della dittatura nazista. Ricordiamo che avevamo invitato il Sindaco Marcolin a farsi promotore di un incontro con la cittadinanza lo scorso 4 Dicembre 2009. Successivamente, con l’iniziativa “M’importa”, oltre 200 cittadini di Piove di Sacco hanno rinnovato questa richiesta. Ma in entrambi i casi non è stata mai fornita alcuna risposta.

Rammentiamo inoltre al Sindaco Marcolin che il Comitato ha sempre dimostrato un altissimo rispetto per le Istituzioni in ogni sua iniziativa, come peraltro sottolineato dal Presidente del Consiglio Comunale Giorgio Tortolato nel corso della seduta del 22 Dicembre 2009.

Apprezziamo la proposta del Sindaco di creare un Centro Culturale, proposta che risulta essere comunque tardiva, poiché prima si è deciso di chiudere il L’iceo e solo dopo due mesi il Sindaco ha iniziato a pensare alle alternative. Questo Centro Culturale sarà aperto, nella gestione, a tutte le Associazioni: su questo siamo in sintonia con il Sindaco, perchè crediamo che le idee migliori nascano dal confronto con gli altri.

Proprio per questo il progetto L’iceo prevedeva il coinvolgimento diretto di tutti i Cittadini di Piove di Sacco e delle Associazioni attraverso riunioni mensili, attraverso cui raccogliere idee, proposte e collaborazioni per le attività. Lo scopo di questa iniziativa era di favorire la partecipazione spontanea anche della cittadinanza giovanile, per sua natura non ancora inserita e strutturata nel mondo delle associazioni. Cosa non più possibile se il progetto di centro culturale proposto dall'Amminisrazione si rivolge solo alle associazioni.

Non trovano pertanto fondamento le accuse di settarismo rivolte all’attuale gestione dal Consigliere Zampieri. La chiusura per motivi politici del centro di aggregazione giovanile costituisce un atto molto grave, che riecheggia pagine molto tristi della storia del Paese.

Se il Sindaco avesse promosso un incontro pubblico, dove avremmo espresso le Nostre proposte ed ascoltato le Sue, si sarebbe accorto che le Nostre posizioni sono molto vicine. Ribadiamo nuovamente che il progetto L'iceo è migliorabile: si può modificare, aggiornare, ampliare e renderlo più inclusivo. Per questo abbiamo sempre cercato il dialogo con l'Amministrazione e sempre evitato lo scontro. Tuttavia non condividiamo la scelta di cancellare quanto di buono è stato realizzato negli ultimi anni e di ripartire da zero.

Ci sono persone, entusiasmi ed energie gratuite che devono essere valorizzate per rilanciare la vitalità culturale di Piove di Sacco. Con rammarico constatiamo che il Sindaco Marcolin sembra essere l’unico a non rendersene conto.

Comitato salviamo il l'iceo

12 febbraio 2010

Politiche Giovanili in Veneto..tranne che a Piove di Sacco!





















Le esperienze selezionate rappresentano senza dubbio uno spaccato parziale dell’impegno che la Regione del Veneto da oltre vent’anni ha sistematicamente profuso nel promuovere e sostenere gli enti locali, le associazioni ed i giovani nell’ambito delle politiche giovanili. Negli anni si sono susseguiti orientamenti e sostegni che hanno riguardato ambiti diversi, con la convinzione comune che i giovani non devono essere i meri destinatari dei progetti e/o dei servizi, ma i protagonisti attivi fin dalla fase dell’ideazione.
Negli ultimi anni, pur riconoscendo la pluralità dei bisogni di cui necessita l’articolato e poliedrico mondo giovanile, i dispositivi e i provvedimenti in materia hanno sistematicamente sostenuto progettualità e processi di lavoro capaci di mettere a sistema approcci, metodologie e strumenti che nel tempo si sono rivelati efficaci e rispondenti ai bisogni primari dei giovani.
Il dialogo costante con il territorio ha inoltre permesso di considerare anche le specificità territoriali, offrendo l’opportunità di presentare ed attuare progetti nel rispetto di fenomeni e caratteristiche tipicamente locali. Rilevante è stato l’impegno a promuovere la partecipazione e la cittadinanza attiva a diversi livelli, tenendo conto degli ambiti vitali nei quali i giovani vivono la loro quotidianità. Un importante filo conduttore è rappresentato dall’attenzione prestata allo sviluppo del lavoro di rete e alla co-progettazione come elementi imprescindibili e di non può che coinvolgere gli attori istituzionali e storici di una comunità a responsabilità socio-educativa ma soprattutto deve valorizzare ed incontrare tutte le realtà significative che sono in relazione con i giovani all’interno della comunità locale. Pur rimanendo ferma l’attenzione su alcuni
bisogni p rimari, la Regione del Veneto ha mantenuto alta l’attenzione all’ascolto, all’analisi e alla valutazione anche di alcuni fenomeni correlati all’universo giovanile, quali le nuove tecnologie, la multiculturalità, la creatività-espressività originale, le trasformazioni del mondo del lavoro, ecc., che incidono direttamente o indirettamente sui cicli di vita dei giovani.
Tutto ciò necessita di un atteggiamento di ricerca costante, che dia spazio ad iniziative di sperimentazione, che non siano solo eventi straordinari, ma diventino metodologie di lavoro di chi desidera occuparsi di condizione giovanile rispettando le diversità e le multidimensionalità proprie delle nuove generazioni. I progetti della ex Legge Regionale 29/88, la collaborazione ed il confronto che è avvenuto con altre realtà europee attr averso Open Door e il Progetto di Sperimentazione del Forum Regionale rilanciato dalla nuova Legge Regionale 17/08, rappresentano la testimonianza non solo della tradizione e dell’attenzione alle buone prassi, ma anche della propensione alla ricerca e allo sviluppo di strategie e modalità, anche innovative, sempre più coerenti e rispondenti alle esigenza dei giovani e della comunità.

via: Venetosociale

martedì 9 febbraio 2010

Al posto della scuola un centro culturale e aggregativo per i giovani


Sono terminati i lavori di recupero dell’ex istituto scolastico Ada Negri, in via Vigonovese 65. La struttura è stata ribattezzata Centro Culturale e Aggregativo Giovanile Ada Negri, e offre spazi attrezzati per attività creative e culturali. L’opera di riqualificazione nasce dall’esigenza di promuovere la produzione culturale giovanile, lasciando spazio alla sperimentazione, alla ricerca, allo sviluppo e all’esplorazione di vecchi e nuovi linguaggi. Il nuovo centro culturale nasce anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e del Quartiere 3. Il nuovo Centro culturale e aggregativo sarà presentato in conferenza stampa venerdì 5 febbraio, ore 11.30, via Vigonovese 65. Saranno presenti: Claudio Piron, assessore alle Politiche giovanili; Andrea Micalizzi, presidente C.diQ. 3; Antonio Finotti, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.












www.palazzomoroni.info | Comunicato del 05/02/2010


Ridotti i fondi destinati ai giovani

PIOVE DI SACCO. Preoccupano i tagli nel bilancio comunale a politiche giovanili, scuola e sport: alle osservazioni proposte dalla minoranza in consiglio comunale si aggiungono quelle dei comitati «Salviamo il L’iceo» e «Genitori, famiglie e cittadini per il centro aggregativo giovanile» che hanno fatto le pulci al bilancio comunale approvato dalla maggioranza lo scorso dicembre. «Sono stati tagliati drasticamente i fondi destinati alle politiche giovanili - criticano gli esponenti dei comitati - come emerge dall’analisi della relazione programmatica al bilancio. Per gli anni 2011 e 2012 il capitolo è azzerato. Probabilmente ciò avverrà già nel corso di quest’anno, dato che ai due educatori che prestavano servizio al centro di aggregazione giovanile non è stato rinnovato il contratto di lavoro. La situazione dell’ufficio Informagiovani è più complicata. Ufficialmente vengono tolti 5 mila euro, pur essendo stato definito dall’amministrazione «un vero e proprio servizio per il mondo giovanile» come sta scritto nella Delibera di giunta 153 del primo dicembre scorso. Di fatto, però, si decide di lasciare solo 10 mila euro interamente finanziati con l’avanzo presunto di amministrazione, disponibile dal prossimo giugno. Inoltre, se il centro giovanile dovesse rimanere chiuso, aggiungiamo che non ha senso continuare a contabilizzare i costi di mantenimento dell’immobile che lo ospitava nella voce «Politiche giovanili». Privi delle adeguate risorse - accusano gli esponenti dei comitati - gli indirizzi sulle politiche giovanili della relazione al bilancio sono solo uno sterile esercizio di retorica che denota il vuoto progettuale e di idee dell’amministrazione». Altri tagli presenti nel bilancio sono stati evidenziati dal consigliere comunale della lista Per Corte Paolo Zatta: «I fondi per la scuola sono scesi da 70 a 35 mila euro, quelli per lo sport da 90 a 50 mila euro, entrambi finanziati con l’avanzo di bilancio che non sarà disponibile fino a metà anno. Perché non riservare l’avanzo di bilancio agli emolumenti di sindaco, assessori e consiglieri comunali e dare fondi certi e immediati a scuola e sport?». Proposta caduta nel vuoto. (elena livieri)

lunedì 8 febbraio 2010

L'iceo chiuso? Motivi politici

PIOVE DI SACCO. Venerdì sera il clima carnevalesco è giunto da Venezia nella sala del consiglio comunale: tra le risa sguaiate dell’assessore Lorena Stevanato, i consiglieri di maggioranza, per rispondere alle accuse del voto col saluto fascista imputato (e documentato) al consigliere Moreno Cipriotto nella precedente seduta, hanno ben pensato di votare alzando una paletta. Vietato dal regolamento. Il presidente Giorgio Tortolato chiede di alzare la mano. Salgono ancora le palette. L’opposizione sbotta. Il pubblico è basito. La votazione valida, coi ditini di Pdl, Lega e Udc alzati, arriva al quarto tentativo. «Cambieremo il regolamento», recrimina stizzito il capogruppo Pdl Piergiorgio Zampieri. Carnevalate a parte, si è anche molto discusso di fronte a una folta platea di giovani e anziani, i primi in attesa di chiarimenti sul futuro del L’iceo, i secondi di sapere se avranno una sede dopo lo sfratto dalla casa delle associazioni. Giovani. «Il sindaco non si espone al processo di popolo - sottolinea il primo cittadino Sandro Marcolin - per questo non partecipo all’incontro che vogliono i giovani. Io ricevo tutti in municipio, nessuno convoca il sindaco che comunque risponde solo a richieste adeguate». Nel merito della questione dichiara: «Per il L’iceo non c’è chiusura mentale. Siamo disponibili a sostenere le iniziative che coinvolgano tutte le associazioni e troveremo i locali idonei». «Abbiamo dovuto chiedere un consiglio straordinario per avere risposte - commenta il consigliere Pd Davide Gianella - questo è l’indice di capacità di ascolto del sindaco». «Marcolin conferma di condividere ciò che chiediamo - osserva il capogruppo Pd Lino Conte - anche se costretto a voli pindarici di parole per mantenere gli equilibri politici della maggioranza». «E’ il superamento di una visuale limitata - interviene Zampieri - una visione politica che non è la nostra, il L’iceo è un’esperienza conclusa». «Finalmente dite che l’avete chiuso per motivi politici», incalza Gianella. Anziani. Interrogazione del consigliere Pd Stefano Chinaglia sullo sfratto all’Auser. L’assessore Stevanato: «Sono programmati lavori per migliorare il confort, non vi sono problemi di sicurezza e inagibilità. La vicenda è stata strumentalizzata». «Ho presentato l’interrogazione 40 giorni fa - ribatte Chinaglia - avete incontrato gli anziani stasera, altro che strumentalizzazione». Il sindaco conferma che gli anziani avranno una sede temporanea dove riunirsi grazie al parroco di Sant’Anna. Epilogo. Ordine del giorno di Chinaglia sull’asilo nido: gira voce che il servizio mensa verrà ridotto a catering. L’assessore Udc Antonio Sartori rassicura i genitori: rimane la mensa. La ditta che gestisce il servizio insiste: arriverà il catering. Genitori ancora dall’assessore, nuova rassicurazione. Sartori vuole che l’ordine del giorno sia messo ai voti. Sindaco e presidente del Consiglio lo ignorano. Il consigliere Udc Paolo Infanti esce dall’aula. Zampieri pure. L’opposizione chiede la conta del numero legale. Non c’è. Il Consiglio si chiude. Tutti a dormire. - Elena Livieri

giovedì 4 febbraio 2010

comunicato stampa: Chiusura mentale
















L'Amministrazione Comunale di Piove di Sacco sta portando a termine il suo obiettivo: eliminare le politiche giovanili dalla città. Il L'I.c.e.o. (ricordiamo, acronimo di Laboratorio Interculturale di Comunicazione ed Espressione Originale), che vive da cinque anni, sta per essere snaturato, privato del suo contenuto, i giovani, ed è destinato probabilmente a diventare un contenitore vuoto.

Proprio le parole del Sindaco Alessandro Marcolin, riportate anche nel comunicato stampa comunale n. 11 del 1° febbraio 2010, (che riferisce dell'incontro del Sindaco, tenutosi in data 29 gennaio 2010, con le Associazioni firmatarie della convenzione del progetto «L’i.c.e.o.») spiegano: “[...] Negli anni precedenti, la valorizzazione delle forme di espressione e di comunicazione giovanile, pur inserite nella semantica del progetto, ha lasciato il posto a modalità di aggregazione con un taglio socio-educativo prevalentemente indirizzato ai minori. Le attività proposte dal L’i.c.e.o., secondo la prospettiva del Sindaco, devono invece puntare sul soddisfacimento dei desideri di conoscenza, di formazione, di maturazione e soprattutto di crescita culturale espressi dai giovani di tutte le età piuttosto che sulla risposta al semplice bisogno di avere un posto dove ritrovarsi e stare insieme”.

Il Sindaco, inoltre, all'incontro con le Associazioni, dopo aver letteralmente “buttato fuori” dalla Sala dei Melograni due persone a lui inspiegabilmente sgradite (un rappresentante dell'Associazione Le Formiche e il tecnico dedicato alle registrazioni della sala prove, quest'ultimo invitato via lettera dallo stesso Assessore alla Cultura e Identità Veneta Lorena Stevanato!!!) ha spiegato che:

  • il dibattito pubblico tanto richiesto non si farà perché “non sono i cittadini a convocare il Sindaco, semmai è il Sindaco che convoca i cittadini”;
  • un centro aggregativo nella Saccisica e a Piove di Sacco risulta inutile;
  • non è il Comune che si deve occupare di aggregazione. Il Comune non deve intervenire contro la disgregazione giovanile, non deve operare a livello di prevenzione del disagio, non ha responsabilità educative perché tutto ciò è demandato ad altri, in primis alle famiglie e parrocchie;
  • la sala prove viene trasferita al Palazzetto dello Sport di Sant'Anna, totalmente scissa dal centro aggregativo
  • in accordo con l'assessore Stevanato, il Comune di Piove di Sacco non può accollarsi l'onere di occuparsi dei giovani della Saccisica e dei comuni intorno. Gli investimenti dell'Amministrazione Comunale Piovese saranno indirizzati esclusivamente a giovani del paese, non del territorio della Saccisica rifiutando così un intervento integrato che potrebbe essere realizzato in collaborazione con i comuni limitrofi (pensiamo al già esistente Bacino Bibliografico della Saccisica, o alla presenza di numerosi ragazzi del territorio che si ritrovano nelle scuole superiori)
  • il 26 febbraio ci sarà un altro incontro: verranno convocate tutte le Associazioni iscritte all'Albo comunale nel settore Cultura. Solo loro potranno fare proposte per il nuovo centro culturale
  • ancora non si sa quando il nuovo centro verrà aperto e tantomeno dove!

In sostanza, l'aggregazione, non solo giovanile, per il Sindaco Marcolin equivale a fumo negli occhi.

Ma come si può fare cultura a prescindere dal confronto, dalla comunicazione, insomma, senza condivisione? Piove di Sacco non necessita forse di uno spazio comunale in cui siano promossi l'incontro e la relazione fra i giovani, che abbia degli educatori che siano il collante e i promotori di attività e di relazioni significative all'interno dello spazio stesso?

Non è un valore aggiunto avere uno spazio in cui si garantisca una condivisione "sana" e protetta del tempo libero? No, meglio che i giovani si ritrovino al bar.


Sulle proposte e sulle attività del L'Iceo si può discutere, si può migliorare, si può innovare, ma non ci può essere crescita culturale senza aggregazione e un po' di sana “originalità”!


Continuiamo a ritenere che i giovani siano una grande risorsa per lo sviluppo della nostra città”.

(fonte: programma Marcolin 2009)


mercoledì 3 febbraio 2010

venerdì 5 febbraio - presenza in consiglio comunale
















VENERDÌ 5 FEBBRAIO 2010
ore 19

Vi invitiamo tutti in sala consiliare a Piove di Sacco in occasione del CONSIGLIO COMUNALE straordinario: si parlerà anche della questione L'iceo.
In attesa di un dibattito pubblico, che il sindaco non ci vuole ancora concedere, presenzieremo per far vedere che ci siamo e ci saremo.

Non sarà l'arroganza di questa amministrazione a fermarci!