lunedì 8 febbraio 2010

L'iceo chiuso? Motivi politici

PIOVE DI SACCO. Venerdì sera il clima carnevalesco è giunto da Venezia nella sala del consiglio comunale: tra le risa sguaiate dell’assessore Lorena Stevanato, i consiglieri di maggioranza, per rispondere alle accuse del voto col saluto fascista imputato (e documentato) al consigliere Moreno Cipriotto nella precedente seduta, hanno ben pensato di votare alzando una paletta. Vietato dal regolamento. Il presidente Giorgio Tortolato chiede di alzare la mano. Salgono ancora le palette. L’opposizione sbotta. Il pubblico è basito. La votazione valida, coi ditini di Pdl, Lega e Udc alzati, arriva al quarto tentativo. «Cambieremo il regolamento», recrimina stizzito il capogruppo Pdl Piergiorgio Zampieri. Carnevalate a parte, si è anche molto discusso di fronte a una folta platea di giovani e anziani, i primi in attesa di chiarimenti sul futuro del L’iceo, i secondi di sapere se avranno una sede dopo lo sfratto dalla casa delle associazioni. Giovani. «Il sindaco non si espone al processo di popolo - sottolinea il primo cittadino Sandro Marcolin - per questo non partecipo all’incontro che vogliono i giovani. Io ricevo tutti in municipio, nessuno convoca il sindaco che comunque risponde solo a richieste adeguate». Nel merito della questione dichiara: «Per il L’iceo non c’è chiusura mentale. Siamo disponibili a sostenere le iniziative che coinvolgano tutte le associazioni e troveremo i locali idonei». «Abbiamo dovuto chiedere un consiglio straordinario per avere risposte - commenta il consigliere Pd Davide Gianella - questo è l’indice di capacità di ascolto del sindaco». «Marcolin conferma di condividere ciò che chiediamo - osserva il capogruppo Pd Lino Conte - anche se costretto a voli pindarici di parole per mantenere gli equilibri politici della maggioranza». «E’ il superamento di una visuale limitata - interviene Zampieri - una visione politica che non è la nostra, il L’iceo è un’esperienza conclusa». «Finalmente dite che l’avete chiuso per motivi politici», incalza Gianella. Anziani. Interrogazione del consigliere Pd Stefano Chinaglia sullo sfratto all’Auser. L’assessore Stevanato: «Sono programmati lavori per migliorare il confort, non vi sono problemi di sicurezza e inagibilità. La vicenda è stata strumentalizzata». «Ho presentato l’interrogazione 40 giorni fa - ribatte Chinaglia - avete incontrato gli anziani stasera, altro che strumentalizzazione». Il sindaco conferma che gli anziani avranno una sede temporanea dove riunirsi grazie al parroco di Sant’Anna. Epilogo. Ordine del giorno di Chinaglia sull’asilo nido: gira voce che il servizio mensa verrà ridotto a catering. L’assessore Udc Antonio Sartori rassicura i genitori: rimane la mensa. La ditta che gestisce il servizio insiste: arriverà il catering. Genitori ancora dall’assessore, nuova rassicurazione. Sartori vuole che l’ordine del giorno sia messo ai voti. Sindaco e presidente del Consiglio lo ignorano. Il consigliere Udc Paolo Infanti esce dall’aula. Zampieri pure. L’opposizione chiede la conta del numero legale. Non c’è. Il Consiglio si chiude. Tutti a dormire. - Elena Livieri

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