giovedì 11 febbraio 2010

Politiche Giovanili in Veneto..tranne che a Piove di Sacco!





















Le esperienze selezionate rappresentano senza dubbio uno spaccato parziale dell’impegno che la Regione del Veneto da oltre vent’anni ha sistematicamente profuso nel promuovere e sostenere gli enti locali, le associazioni ed i giovani nell’ambito delle politiche giovanili. Negli anni si sono susseguiti orientamenti e sostegni che hanno riguardato ambiti diversi, con la convinzione comune che i giovani non devono essere i meri destinatari dei progetti e/o dei servizi, ma i protagonisti attivi fin dalla fase dell’ideazione.
Negli ultimi anni, pur riconoscendo la pluralità dei bisogni di cui necessita l’articolato e poliedrico mondo giovanile, i dispositivi e i provvedimenti in materia hanno sistematicamente sostenuto progettualità e processi di lavoro capaci di mettere a sistema approcci, metodologie e strumenti che nel tempo si sono rivelati efficaci e rispondenti ai bisogni primari dei giovani.
Il dialogo costante con il territorio ha inoltre permesso di considerare anche le specificità territoriali, offrendo l’opportunità di presentare ed attuare progetti nel rispetto di fenomeni e caratteristiche tipicamente locali. Rilevante è stato l’impegno a promuovere la partecipazione e la cittadinanza attiva a diversi livelli, tenendo conto degli ambiti vitali nei quali i giovani vivono la loro quotidianità. Un importante filo conduttore è rappresentato dall’attenzione prestata allo sviluppo del lavoro di rete e alla co-progettazione come elementi imprescindibili e di non può che coinvolgere gli attori istituzionali e storici di una comunità a responsabilità socio-educativa ma soprattutto deve valorizzare ed incontrare tutte le realtà significative che sono in relazione con i giovani all’interno della comunità locale. Pur rimanendo ferma l’attenzione su alcuni
bisogni p rimari, la Regione del Veneto ha mantenuto alta l’attenzione all’ascolto, all’analisi e alla valutazione anche di alcuni fenomeni correlati all’universo giovanile, quali le nuove tecnologie, la multiculturalità, la creatività-espressività originale, le trasformazioni del mondo del lavoro, ecc., che incidono direttamente o indirettamente sui cicli di vita dei giovani.
Tutto ciò necessita di un atteggiamento di ricerca costante, che dia spazio ad iniziative di sperimentazione, che non siano solo eventi straordinari, ma diventino metodologie di lavoro di chi desidera occuparsi di condizione giovanile rispettando le diversità e le multidimensionalità proprie delle nuove generazioni. I progetti della ex Legge Regionale 29/88, la collaborazione ed il confronto che è avvenuto con altre realtà europee attr averso Open Door e il Progetto di Sperimentazione del Forum Regionale rilanciato dalla nuova Legge Regionale 17/08, rappresentano la testimonianza non solo della tradizione e dell’attenzione alle buone prassi, ma anche della propensione alla ricerca e allo sviluppo di strategie e modalità, anche innovative, sempre più coerenti e rispondenti alle esigenza dei giovani e della comunità.

via: Venetosociale

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