PIOVE DI SACCO. «Anno nuovo, vita possibile»: i ragazzi del centro aggregativo L’Iceo, sfrattati dal 31 dicembre dal palazzo di via Garibaldi e senza un diverso luogo dove ritrovarsi, non perdono la speranza e tornano a chiedere al sindaco Sandro Marcolin un incontro pubblico. Richiesta che era già stata presentata a dicembre e che ha avuto come unica risposta un rinvio a data da destinarsi. «Ci siamo rivolti al sindaco, all’assessore Antonio Sartori e al consigliere Cristian Viola - dicono i ragazzi del comitato Salviamo il L’Iceo - affinché fissino e prendano parte in modo attivo a un dibattito pubblico sul tema delle politiche giovanili, e sulla possibile esistenza di un centro aggregativo comunale nella nostra città. La nostra lettera di richiesta è stata protocollata il 4 gennaio e ora attendiamo una risposta». E meno male che la speranza è l’ultima a morire. Ragazzi e genitori del comitato Salviamo il L’Iceo, oltre ad aver già chiesto invano un incontro, hanno partecipato numerosi a due sit-in municipio il 22 e 23 dicembre scorsi, in occasione dei Consigli comunali. Anche allora si aspettavano delle risposte, che tuttavia non sono arrivate. Chi la dura la vince? (e.l.)
sabato 16 gennaio 2010
È stata presentata in municipio un altra richiesta d incontro
il mattino di Padova — 15 gennaio 2010 pagina 30 sezione: PROVINCIA
PIOVE DI SACCO. «Anno nuovo, vita possibile»: i ragazzi del centro aggregativo L’Iceo, sfrattati dal 31 dicembre dal palazzo di via Garibaldi e senza un diverso luogo dove ritrovarsi, non perdono la speranza e tornano a chiedere al sindaco Sandro Marcolin un incontro pubblico. Richiesta che era già stata presentata a dicembre e che ha avuto come unica risposta un rinvio a data da destinarsi. «Ci siamo rivolti al sindaco, all’assessore Antonio Sartori e al consigliere Cristian Viola - dicono i ragazzi del comitato Salviamo il L’Iceo - affinché fissino e prendano parte in modo attivo a un dibattito pubblico sul tema delle politiche giovanili, e sulla possibile esistenza di un centro aggregativo comunale nella nostra città. La nostra lettera di richiesta è stata protocollata il 4 gennaio e ora attendiamo una risposta». E meno male che la speranza è l’ultima a morire. Ragazzi e genitori del comitato Salviamo il L’Iceo, oltre ad aver già chiesto invano un incontro, hanno partecipato numerosi a due sit-in municipio il 22 e 23 dicembre scorsi, in occasione dei Consigli comunali. Anche allora si aspettavano delle risposte, che tuttavia non sono arrivate. Chi la dura la vince? (e.l.)
PIOVE DI SACCO. «Anno nuovo, vita possibile»: i ragazzi del centro aggregativo L’Iceo, sfrattati dal 31 dicembre dal palazzo di via Garibaldi e senza un diverso luogo dove ritrovarsi, non perdono la speranza e tornano a chiedere al sindaco Sandro Marcolin un incontro pubblico. Richiesta che era già stata presentata a dicembre e che ha avuto come unica risposta un rinvio a data da destinarsi. «Ci siamo rivolti al sindaco, all’assessore Antonio Sartori e al consigliere Cristian Viola - dicono i ragazzi del comitato Salviamo il L’Iceo - affinché fissino e prendano parte in modo attivo a un dibattito pubblico sul tema delle politiche giovanili, e sulla possibile esistenza di un centro aggregativo comunale nella nostra città. La nostra lettera di richiesta è stata protocollata il 4 gennaio e ora attendiamo una risposta». E meno male che la speranza è l’ultima a morire. Ragazzi e genitori del comitato Salviamo il L’Iceo, oltre ad aver già chiesto invano un incontro, hanno partecipato numerosi a due sit-in municipio il 22 e 23 dicembre scorsi, in occasione dei Consigli comunali. Anche allora si aspettavano delle risposte, che tuttavia non sono arrivate. Chi la dura la vince? (e.l.)
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